hanno trasformato casa in una specie di lazzaretto
però stamattina ci siamo svegliati
per l'ennesima volta
con i fiocchi che danzavano
davanti alle finestre
il primo pensiero è andatodavanti alle finestre
al trasporto dei bimbi:
da quando ci siamo trasferiti
nella mia città natale,
ci muoviamo praticamente solo in bici
(con buona pace del sogno realizzato
di cui parlavo qualche post addietro)
di recente l'amministrazione cittadina non ha brillato
per la prontezza con cui ha saputo reagire alle intemperie
e così l'immagine di ciclabili polverose di neve,
sopra uno strato di ghiaccio, ci ha per un attimo bloccato
ma no, alla fine abbiamo deciso di uscire comunque
e così ci siamo mobilitati,
ognuno col suo prezioso carico
in un sellino aggiuntivo, sotto la neve
il percorso non era libero da insidie
(le discese in bici sulla neve, per esempio)
ma, a un certo punto, sento una vocina serena
che spezza l'ovattato silenzio tra i fiocchi
era mio figlio che, dal seggiolino,
cantava una canzoncina natalizia in tedesco
nevica. e sto bene