venerdì 11 luglio 2008

basta poco...

...per sentirsi in pace con se stessi
un compleanno, un viaggio,
una serata tranquilla in riva al lago
seguita da un rientro quasi surreale
lungo una stradina abbarbicata su un costone
un gruppo di amici uniti dalla stessa passione,
che si vedono poco ma quando si vedono conta

giovedì 3 luglio 2008

quando meno te l'aspetti

sono due anni che me ne sono innamorato,
da quando l'ho vista la prima volta

nera, essenziale, la sintesi di tutto ciò che mi piace
in un determinato tipo di moto

poi sono cominciate le pare

'ne ho già una (due), questa è a iniezione
(e si sa che i veri uomini vanno solo a carburatore),

però la mia è bella e comunque ci son stato dietro tanto,
in fondo è proprio quello che cercavo...'


così sono passati due anni,
in cui l'amore per la cavalcatura attuale è lentamente scemato

(principalmente per colpa delle molte ore in meno passate in sella)
ed è aumentata l'idea di quella nuova

nel frattempo è anche uscito un nuovo motore
(ma mica è 'vero': è a iniezione...)

ancor più tradizionale nelle sue misure,
nonostante la diavoleria elettronica che lo fa girare


infine ho deciso: la prendo
ho venduto una delle due, l'altra l'ho messa in vendita,
ma è subito arrivat
a la doccia fredda
'ah, la devi ordinare, e se la ordini adesso la vedi tra due mesi'

non la ordino per principio: la moto si prende col cuore
l'acquisto deve essere come un bacio rubato di sera in un vicolo:
appassionato, folgorante

e così avviene: due mesi dopo
ne scopro una in pronta consegna,

faccio un paio di telefonate e,
proprio
mentre sono a vederla,
arriva la conferma che aspettavo

per cui carte su carte, un paio di trattative ed eccola là, dietro di me, nera ed essenziale come l'ho sempre sognata

un caffè - nero e senza zucchero, o non arrivo a domattina

sono solo le due e chissà perché mi è venuto in mente di creare un blog
forse perché mi hanno appassionato quelli di un paio di amici - che in realtà non sanno nemmeno chi sia
però mi piace leggerli, ne condivido (in parte) i pensieri e i valori e mi piace pensare di avere anch'io qualcosa da dire

però ora è meglio che vada a farmelo, quel caffè, o non finirò mai il lavoro che ho in consegna domattina e che, mio malgrado, mi costringerà a sedere davanti al pc fino al risveglio del resto del (mio) mondo

[20 minuti dopo]
ecco, sgattaiolo in cucina che sembro rutger hauer in furia cieca, pulisco la caffettiera cercando di non svegliare nessuno (non per altro, ma perché se sveglio qualcuno non lo finisco di certo, il lavoro), la riempio d'acqua, mi avvio alla credenza e... il barattolo del caffè è vuoto.
la vita che mi suggerisce con eleganza di andare a dormire, e baffangulo il lavoro?