mercoledì 10 dicembre 2008

nevica. e sto bene

non di salute, quello no: i cosiddetti "mali di stagione"
hanno tr
asformato casa in una specie di lazzaretto
però stamattina ci siamo svegliati
per l'ennesima volta
con i fiocchi che danzavano
davanti alle finestre

il primo pensiero è andato
al trasporto dei b
imbi:
da quando ci siamo trasferiti
nella mia città natale,
ci muoviamo praticamente solo in bici
(con buona pace del sogno realizzato
di cui parlavo qualche post addietro)
di recent
e l'amministrazione cittadina non ha brillato
per la pro
ntezza con cui ha saputo reagire alle intemperie
e così l'im
magine di ciclabili polverose di neve,
sopra u
no strato di ghiaccio, ci ha per un attimo bloccato
ma no, alla fine a
bbiamo deciso di uscire comunque
e così ci siamo mobilitati,
ognuno col
suo prezioso carico
in un sellino aggiuntivo, sotto la neve
il percorso non era libero da insidie
(le discese
in bici sulla neve, per esempio)
ma, a un certo punto, sento una
vocina serena
che spezza l'ovattato silenzio tra i fiocchi
era mio figlio che, dal seggiolino,
cantava una canzoncina natalizia in tedesco
nevica. e sto bene