in questo periodo sto avendo problemi a capire mio figlio,
che compirà otto anni fra poco, e a mano a mano che passa il tempo
e lui si comporta in maniera strana, porta al limite la nostra pazienza di genitori,
esce con frasi assurde e atteggiamenti sempre arrabbiati,
non posso fare a meno di pensare al "Dio" di Morgan Freeman, in Evan Almighty (Un'impresa da Dio).
Dice: "A chi pregando chiede pazienza crede che Dio día pazienza... o dia l'opportunità' di essere paziente?
A chi chiede coraggio Dio lo concede o da' l'opportunità' di essere coraggioso ?
A chi chiede la gioia di una famiglia più' unita crede che Dio regali sentimenti rassicuranti o
l'opportunità' di dimostrare amore ?"
Lasciando stare il discorso fede, credo che in queste battute ci sia una grande verità:
non basta desiderare di fare qualcosa, bisogna lavorare per ottenerla, per quanto
non si riesca a vedere una via.
La stessa impressione ce l'ho in questo periodo, guardando Touch - vedo quello che fa Bohm, il protagonista,
per comunicare con il figlio, e mi sento in colpa.
Continuo ad avere l'impressione di mancare tutte le occasioni che mi vengono date
per capire mio figlio, per comunicare con lui.
martedì 5 giugno 2012
però, complimenti!
cominci a sentirti vecchio quando la gente, dopo averti chiesto l'età,
quando rispondi ti dice quello che c'è nel titolo
voglio dire, non è che abbia fatto fatica, a invecchiare, anzi
non muovi un dito e succede comunque...
quindi "complimenti" per cosa?
e nemmeno sono arrivato alle tre cifre, per cui uno magari pensa
"che culo, sei arrivato fino a questo punto"
alle volte li sento tutti, i 15.600 giorni che mi porto appresso:
ogni botta, ogni caduta, ogni infortunio, ogni notte in piedi
altre invece è come se fossi appena uscito dalla pubertà,
pieno di energia, di voglia di fare, di entusiasmo e amore per la vita.
ma poi passa, eh
quando rispondi ti dice quello che c'è nel titolo
voglio dire, non è che abbia fatto fatica, a invecchiare, anzi
non muovi un dito e succede comunque...
quindi "complimenti" per cosa?
e nemmeno sono arrivato alle tre cifre, per cui uno magari pensa
"che culo, sei arrivato fino a questo punto"
alle volte li sento tutti, i 15.600 giorni che mi porto appresso:
ogni botta, ogni caduta, ogni infortunio, ogni notte in piedi
altre invece è come se fossi appena uscito dalla pubertà,
pieno di energia, di voglia di fare, di entusiasmo e amore per la vita.
ma poi passa, eh
martedì 8 settembre 2009
colpo di fulmine
ho ritrovato l'indirizzo del sito web di firestarter garage
l'ho aperto quasi per caso e sono rimasto (ancora) colpito
da una delle realizzazioni su base moto guzzi
l'ho guardata e riguardata e, stavolta, mi sono anche deciso
a scrivere, per chiederne il prezzo...
era troppo tardi, ma volevo comunque condividere questo gioiellino
martedì 21 luglio 2009
old o non old?
è un po' che penso ad acquistare una moto d'epoca
non troppo, intendiamoci
le mie conoscenze tecniche pratiche sono quasi pari a zero
però l'idea di star dietro a un mezzo, di curarlo e gestirlo
mi affascina molto
mi piacerebbe qualcosa del mio stesso anno
ma sarebbe troppo impegnativo
quindi pensavo di cominciare con qualcosa di più piccolo
e semplice, da trasformare magari in un mezzo divertente
e sfizioso
ero indeciso tra delle Aermacchi HD e delle Yamaha SR
e forse ho trovato una di queste ultime, proprio dalle mie parti...
vedremo come andrà a finire
mercoledì 15 luglio 2009
marketing o persecuzione?
mi è capitata una cosa davvero strana, ieri
durante una giornata frenetica e stressante, vuoi per le scarse ore di sonno dovute al lavoro, vuoi per le scadenze lavorative e non, a un certo punto ha cominciato a squillare il cellulare
"ID soppresso"
per principio non rispondo: è un numero che hanno in pochi e quelli che ce l'hanno di certo non hanno bisogno di sopprimere l'ID, quando mi chiamano
bene, durante il pomeriggio, dalle 13 alle 19,30, sono stato chiamato 26 volte, con una media di una chiamata ogni 15 minuti
alle ultime due ho risposto, più per curiosità che per altro
era un servizio di marketing di un noto provider di telefonia mobile, che desiderava offrirmi, quale stimato cliente, un'estensione del servizio mobile a casa
26 chiamate in un pomeriggio
non ho nemmeno sentito la necessità di prendermela col poveraccio che c'era dall'altra parte, talmente ubriaco di telefonate da riuscire a pronunciare chiaramente solo le parole chiave dell'offerta, in mezzo a un biascichio strascicato
life is now, 15 minuti alla volta
mercoledì 8 luglio 2009
un giorno
un giorno prenderò tutto quello che voglio
un telefonino che fa tutto, ma proprio tutto
un portatile più potente del computer su cui scrivo ora
una moto vintage/classic semplice e "vera" a cui badare da solo
una moto touring con cui affrontare i lunghi viaggi
un'auto ibrida per non inquinare
e non spendere quello che guadagno in benzina
poi mi fermo a guardare la lista dei desideri
mi rendo conto che il problema non è che queste cose mi mancano
un giorno riuscirò a godere appieno di tutto quello che ho
invece di passare il tempo a desiderare altro
mercoledì 10 dicembre 2008
nevica. e sto bene
non di salute, quello no: i cosiddetti "mali di stagione"
hanno trasformato casa in una specie di lazzaretto
però stamattina ci siamo svegliati
per l'ennesima volta
al trasporto dei bimbi:
da quando ci siamo trasferiti
nella mia città natale,
ci muoviamo praticamente solo in bici
(con buona pace del sogno realizzato
di cui parlavo qualche post addietro)
di recente l'amministrazione cittadina non ha brillato
per la prontezza con cui ha saputo reagire alle intemperie
e così l'immagine di ciclabili polverose di neve,
sopra uno strato di ghiaccio, ci ha per un attimo bloccato
ma no, alla fine abbiamo deciso di uscire comunque
e così ci siamo mobilitati,
ognuno col suo prezioso carico
in un sellino aggiuntivo, sotto la neve
il percorso non era libero da insidie
(le discese in bici sulla neve, per esempio)
ma, a un certo punto, sento una vocina serena
che spezza l'ovattato silenzio tra i fiocchi
era mio figlio che, dal seggiolino,
cantava una canzoncina natalizia in tedesco
nevica. e sto bene
hanno trasformato casa in una specie di lazzaretto
però stamattina ci siamo svegliati
per l'ennesima volta
con i fiocchi che danzavano
davanti alle finestre
il primo pensiero è andatodavanti alle finestre
al trasporto dei bimbi:
da quando ci siamo trasferiti
nella mia città natale,
ci muoviamo praticamente solo in bici
(con buona pace del sogno realizzato
di cui parlavo qualche post addietro)
di recente l'amministrazione cittadina non ha brillato
per la prontezza con cui ha saputo reagire alle intemperie
e così l'immagine di ciclabili polverose di neve,
sopra uno strato di ghiaccio, ci ha per un attimo bloccato
ma no, alla fine abbiamo deciso di uscire comunque
e così ci siamo mobilitati,
ognuno col suo prezioso carico
in un sellino aggiuntivo, sotto la neve
il percorso non era libero da insidie
(le discese in bici sulla neve, per esempio)
ma, a un certo punto, sento una vocina serena
che spezza l'ovattato silenzio tra i fiocchi
era mio figlio che, dal seggiolino,
cantava una canzoncina natalizia in tedesco
nevica. e sto bene
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